Il Comune di Dolceacqua, il cui
nome deriva dalla tradizione celtico-ligure, entra nella storia
all’epoca dell’XI secolo come feudo dei Conti di
Ventimiglia, che costruirono il primo castello.
Nel 1270 il borgo venne acquistato da Oberto Doria, capostipite
della illustre famiglia genovese, stabilitasi in Val Nervia,
alla quale Dolceacqua legherà il suo destino per più
di cinque secoli.
Nelle lotte tra Guelfi e Ghibellini, Dolceacqua (ghibellina)
si oppose ai Guelfi di Ventimiglia ed ai Grimaldi, signori di
Monaco.
Dopo anni di lotte i Doria finirono per essere privati del loro
feudo che passò ai Grimaldi e solo nel 1524 i Doria,
come vassalli dei Savoia, rientrarono in possesso dei loro territori
che, nel 1559, con l’aggiunta del paese e del castello
di Rocchetta Nervina, raggiunsero la massima estensione.
In questo periodo avvenne il restauro del castello, che divenne
così una residenza signorile e fortificata.
Intorno alla metà del XVII sec., durante le lotte tra
Genova ed i Savoia, i Doria si schierarono con la Repubblica
genovese, risultando sconfitti e subendo, pertanto, una pesante
occupazione sabauda.
Nel 1652, dopo atto di sottomissione, Francesco Doria venne
insignitodel titolo di Marchese, riottenendo le sue terre.
Nella guerra di successione austriaca, i Doria si allearono
con i Savoia e gli Austriaci; nel 1746, durante l'assedio franco-spagnolo,
il castello subì la sua quasi totale distruzione.
Tre anni dopo i Doria rientrarono a Dolceacqua, andandosi ad
installare nel palazzo a fianco della chiesa parrocchiale (Palazzo
Doria).
Qui saranno ricevuti nel 1794 Napoleone Bonaparte con il suo
generale Massena.
La dinastia dei Doria si estinguerà nel 1902.
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